VILLA ADORNO CARBONE SEC. XVI (Cornigliano Ligure)
di Lorenzo Bisio, storico dell’arte
Situata maestosamente sulle pendici della collina di Coronata, la Villa Adorno Carbone è un’imponente testimonianza della storia di Cornigliano. Con il suo accesso dalla via principale (via Cervetto) tramite un viale pergolato che si snoda elegantemente lungo una lunga linea spezzata, la villa si erge con fierezza, confinando con altre prestigiose proprietà: la villa Pallavicini De Franchi inferiormente, la villa Spinola De Ferrari ad oriente, la villa Spinola Doria Dufour ad occidente e, superiormente, la proprietà del monastero di S. Pietro della Costa di Coronata.
La descrizione dettagliata dell’abitazione padronale riportata nel Catasto del 1798 la dipinge come un sontuoso palazzo di tre piani, con cantina al fondo e una piccola torretta adiacente, una struttura che potrebbe risalire al Seicento, anche se la presenza della torre già nel 1564 suggerisce una storia ancora più antica.
La proprietà è strutturata nelle tipiche fasce coltivate con pilastrini di sostengo che sorreggevano il pergolato, l’edificio si dispone col suo volume parallelepipedo allungato sulle curve di livello con prospetto principale a sud-est, la facciata è caratterizzata nel piano nobile da una triplice loggia angolare, tipico elemento di villa pre-alessiana quattro-cinquecentesca.
Il piano nobile si può pensare fosse collegato col giardino retrostante e con il ninfeo decorato a mosaico in ciottoli bianchi e neri situato nei pressi.
Sopra il piano nobile che si distende con sette assi finestra e dove si leggevano tracce sbiadite della decorazione è presente l’ammezzato sotto il tetto a padiglione con abbaini(ricostruito).
La storia della villa affonda le radici nel lontano 1297, quando Pietro Lercari q. Ugone fondò un monastero dedicato a S. Pietro su un terreno che sarebbe diventato il sito della villa. Nel corso dei secoli, la proprietà cambiò diversi proprietari, appartenendo a famiglie illustri come i Gentile, i Pallavicino e i Salineri. Nel 1674, Maddalena Saleneri Senarega cedette la villa a Gio. Batta Adorno q. Gio. Batta, segnando un nuovo capitolo nella sua storia.
Durante il XVIII e il XIX secolo, la villa mantenne la sua duplice vocazione residenziale e agricola, passando di proprietà più volte. Nel 1809, era addivenuta a Giovanna Spinola Pinelli q. Gio. Batta. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa subì danni da spezzoni incendiari e, dopo un periodo di abbandono, fu trasformata in condominio agli inizi degli anni Duemila, conservando però il suo prezioso aspetto esterno.
Tra i personaggi legati alla villa spicca Agostino Salineri q. Gio. Giacomo, che nel XVII secolo ereditò la proprietà dallo zio Raffaele Pallavicino e la lasciò in eredità alle sue due figlie nel 1635.
Questa ricca storia, popolata da illustri personaggi e avvenimenti epocali, conferisce alla Villa Adorno Carbone un valore storico e paesaggistico senza tempo, che continua a essere preservato anche dopo i recenti interventi di restauro e riqualificazione.
BIBLIOGRAFIA
De Negri E., Tassara F., Facco M.T., Antola M., Cornigliano città di ville, Genova, Sagep Editori 2016;
Marchi P. (a cura di), Falzone P., Faedda F., Guidano G., Le Ville del Genovesato – Il Ponente, Genova, Valenti Editore 1984;
Tassara F., Le ville di Cornigliano tra Quattro e Settecento, Associazione Amici della Biblioteca Franzoniana – Genova, 2022:
Dufour G., “Cornigliano Ligure dalla seconda metà del 1800ai primi decenni del 1900”, Genova, Tip. Foce 1938;
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