E’ passato qualche anno da quando come Pro Loco c’eravamo recati presso l’Associazione Combattenti e Reduci di Coronata (A.N.C.R.) proponendo loro la nostra collaborazione per rilanciare lo storico sodalizio che stava attraversando un brutto periodo a seguito di cattive frequentazioni e una conseguente problematica gestione.
Fondata negli anni cinquanta nella sua sede originaria poco distante di quella attuale di via al Monte Guano la Società annoverava tra i primi soci persone che avevano da poco “fatto la guerra” e che ne conservavano un vivo e doloroso ricordo. Nei primi anni sessanta l’associazione si trasferisce in via al Monte Guano nei locali della rinomata trattoria “Rosa” un tempo meglio conosciuta come “Lo chalet” luogo di ritrovo dove era possibile mangiare, bere e ballare e incontrarsi ogni primo maggio per poter degustare le, ancor oggi famose, “basane” di Coronata e un buon bicchiere di vino bianco del posto in una delle più rinomate gite fuori porta. Nella sua nuova sede più grande e accogliente della precedente fu possibile intraprendere nuove attività come il gioco delle bocce, del biliardo ed il ballo all’aperto in un contesto verde ed accogliente posto ai margini della città. Nel momento di massima frequentazione la Società contava oltre duecento associati.
Nelle foto più attuali quanto resta oggi dell’unico ritrovo in quella periferia della periferia rappresentata dal quartiere collinare di Coronata dopo un devastante incendio doloso in una mafiosa risposta a quella che era stata la nostra offerta d’aiuto. L’ennesima ferita inferta al nostro territorio che non potevamo accettare e così, in tempi più recenti, accertata la proprietà del sedime nell’ente De Ferrari Galliera combiniamo un incontro sul posto tra essa e la Pubblica Amministrazione nelle figure del cons. delegato Davide Falteri e dell’assessore Mario Mascia che si sono subito resi disponibili a trovare insieme una possibile soluzione per restituire al quartiere il glorioso sodalizio. Nonostante il desolante e disarmante aspetto del luogo, ridotto oramai ad un ammasso di rovine, si fa avanti tra i presenti l’idea di un suo possibile recupero per fare spazio ad una fattoria didattica senza animali; non solo la rigenerazione di un ritrovo ludico quindi, ma un luogo di studio aperto a scolaresche, agli amanti della natura e dell’enogastronomia locale.
Sentiti a tal fine in seguito potenziali finanziatori la proprietà Galliera rifiuta la nostra proposta di una locazione in comodato gratuito e decide di mettere a bando il terreno e da allora nulla ci è dato sapere e tutto resta per anni e tutt’oggi nelle condizioni di cui alle foto allegate.
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