Cornigliano ligure ha il più grande parco pubblico urbano, boschivo naturale della città. La Valletta del Rio S.Pietro da almeno due decenni in uno stato di totale abbandono, incuria manutentiva e a forte rischio idrogeologico. Almeno nelle intenzioni dell’Amministrazione pare che finalmente si intenda metterci mano con un intervento pubblico che lo riporti alle originarie condizioni. Mentre attendiamo speranzosi viene però spontaneo porci la domanda: <Ma una volta messo in ordine sarà oggetto di un programma manutentivo rispettato nel tempo oppure verrà abbandonato a se stesso come accaduto il giorno dopo la sua inaugurazione avvenuta nell’anno 2000?> E poi ancora: <Cosa possono fare i corniglianesi, mi riferisco a quelli civili, per prevenire e combattere il malcostume all’origine del degrado attuale?> Alla prima domanda dovrà rispondere l’Amministrazione che si insedierà a breve mentre alla seconda possiamo rispondere noi in modo concreto e costruttivo. <Senza ombra di dubbio possiamo e abbiamo l’obbligo civile e morale di fare molto>. Come, direte voi? La risposta è semplice. Non dobbiamo inventarci nulla ma semplicemente costituire un corpo di Guardie Ecologiche Volontarie (G.E.V.) cittadini e cittadine amanti della natura, volontari che dedicano il proprio tempo alla difesa dell’ambiente, che desiderano trasmettere agli altri le proprie conoscenze e la propria passione e che educano al rispetto del patrimonio naturale e paesistico della nostra regione.
Le GEV si assumono l’impegno di collaborare, in modo continuativo e regolamentato, con gli enti organizzatori del servizio volontario di vigilanza ecologica, integrando la propria attività volontaristica con quella della Pubblica Amministrazione rivestendo la funzione di Pubblico Ufficiale svolgendo anche compiti di vigilanza, verificando il rispetto della normativa ambientale.
Le GEV esercitano funzioni informative e sanzionatorie. Si relazionano con le scolaresche e la cittadinanza, informano sulle leggi e sui comportamenti finalizzati alla tutela ambientale, redigono verbali di accertamento o segnalazione riguardanti illeciti amministrativi di natura ambientale, partecipano a monitoraggi e ad attività di tutela della biodiversità, collaborano con le autorità competenti in caso di emergenze di carattere ecologico e per la difesa del territorio.
Nella nostra regione, il servizio volontario di vigilanza ecologica è disciplinato dalla legge regionale n.30 del 1990.
Le GEV non sono “scappati di casa” o come qualcuno pensa una sorta di “ronda padana” ma vengono adeguatamente preparate a svolgere il loro compito frequentando un corso di formazione e sostenendo un esame di idoneità. Vengono poi nominati dal Prefetto guardia giurata e ricevono il decreto di incarico dall’ente organizzatore presso il quale svolgeranno servizio. Hanno il dovere di prestare almeno 168 ore annue di servizio.
Le GEV si identificano mediante il distintivo ed il tesserino, rilasciati ai sensi di legge. Ma vediamo nel dettaglio gli ambiti di competenza. La guardia ecologica è un normalissimo cittadino che decide di mettere a disposizione della collettività, del tutto gratuitamente anche se è previsto un rimborso spese, parte del proprio tempo libero in azioni di tutela ambientale, di informazione, di prevenzione e di vigilanza. E’ una Guardia Giurata ed e’ un Pubblico Ufficiale che procede all’accertamento di illeciti di natura amministrativa comminando sanzioni, accerta l’identità dei possibili trasgressori e può procedere al sequestro, quando necessario e consentito. · E’ particolarmente tutelata dalla legislazione vigente: in caso di oltraggio o minaccia si può avvalere della possibilità di denunciare il trasgressore per oltraggio, minacce o lesioni a pubblico ufficiale. Le funzioni Il servizio volontario di vigilanza ecologica svolge le seguenti funzioni: – Promuovere l’informazione sulla legislazione vigente in materia di tutela ambientale; – Concorrere alla protezione dell’ambiente ed alla vigilanza in materia ecologica, nonché all’accertamento delle violazioni di disposizioni in materia ecologica, contenute in singole leggi indicate nel decreto d’incarico; – Promuovere l’educazione ambientale; – Offrire la propria disponibilità alle autorità competenti per collaborare in opere di soccorso in caso di pubbliche calamità o disastri di carattere ambientale. Sono guardie particolari giurate (ecologiche o ambientali) nominate dal Prefetto o dal Presidente della Regione. Alle GEV è affidato il compito di vigilare sull’osservanza delle norme STATALI e REGIONALI per la conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale riportate dalle Leggi Regionali istitutive del Servizio di Vigilanza Ecologica Volontaria. Le GEV, sono autorizzate ad esercitare attività di vigilanza e sanzionatoria in materia di : – salvaguardia della flora spontanea e rara, disciplina della raccolta dei prodotti del bosco, del sottobosco e tutela della cotica erbosa superficiale; – disciplina e regolamenti dei Parchi Naturali Nazionali, Regionali e delle riserve naturali; – disciplina per lo smaltimento dei rifiuti (abbandono e combustione di rifiuti); – applicazione dei regolamenti comunali delle ordinanze sindacali finalizzate alla tutela dell’ambiente; – accensione di fuochi e abbruciamenti; – percorsi fuoristrada e parcheggi in prati e aree agricole; – tutela di alcune specie di fauna minore (formica rufa, gamberi, anfibi e chiocciole).
Detto questo come si diventa GEV?
Sono cinque i passi da compiere prima di poter essere a pieno titolo una GEV
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Il corso di formazione e apprendistato
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Il superamento dell’esame
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Il rilascio del Decreto di Guardia Giurata Ecologica o Ambientale da parte del Prefetto (o del Presidente della Regione). E’ un’autorizzazione di polizia ad esercitare l’attività di vigilanza.
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L’ Atto di nomina o incarico a Guardia Ecologica con potere di accertamento di illeciti amministrativi, affidatole dal Presidente della Giunta Regionale o della Provincia, (la guardia diventa, nell’esercizio delle sue funzioni, Pubblico Ufficiale).
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Dopo aver prestato giuramento davanti al Pretore o al Sindaco la GEV è legittimata all’esercizio delle sue funzioni.